Francesco ha cominciato a lavorare fuori dal campo in una fabbrica che recuperava materiali per altri usi. Poi andò a lavorare in una fabbrica di armi che aveva impiantato il laboratorio in una baracca del campo. Alla fine del lavoro veniva un controllore dalla fabbrica. Una notte vennero portati all’aperto: in mezzo c’era un palco con una forca. Era esecuzione di un ufficiale russo che aveva sabotato i pezzi prodotti. Era la prima volta che Francesco vedeva una impiccagione. La ricorda ancora nei dettagli e ricorda le risate dei tedeschi. Francesco considera che è sopravvissuto e tornato per la fortuna di non essersi mai ammalato perché chi andava in infermeria non tornava ma andava al forno crematorio. Rimanevano solo cenere e ossa. La cenere veniva data come concime per le piantagioni. Poi un giorno si sentì il cannone avvicinarsi, i tedeschi allentarono la sorveglianza e cominciarono ad arrivare i deportati da altri campi evacuati. I tedeschi, finchè hanno potuto, non lasciavano i prigionieri agli americani.
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