Socciarelli Annina

 
Socciarelli Annina

nato nel 1926
Roma

3 Racconti

4.5 min
Annina ricorda una perquisizione dei tedeschi quella volta che il padre aveva nascosto nel locale delle cabine dell’acqua un uomo che scappava. E ricorda quella volta che vide salire per le scale due militari americani grandi e grossi di cui ebbe molta paura. Purtroppo porta ancora i segni della fame: forse proprio per la poca nutrizione le si sono cariati i denti già a sedici anni.
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7.9 min
Annina finito il collegio ha raggiunto il padre che lavorava a Roma e abitava a via Frattina. Non fu un bel periodo: doveva badare alla casa, al padre e ai due fratelli più grandi di cui uno era stato colpito dalla poliomelite e camminava con un apparecchio ortopedico. Finite le medie Annina era andata a Milano da un cugino dove aveva preso il diploma di stenodattilografa ma non è riuscita a lavorare perché nel frattempo il padre, che si era separato dalla seconda moglie, era rimasto del tutto solo perché anche i figli erano andati via di casa e le aveva chiesto di tornare a Roma. A Roma ha conosciuto il marito, impiegato alla regione. Appena sposati sono andati ad abitare con la madre di lui e Annina, ancora una volta, mentre la suocera andava a lavorare, badava alla casa. Sono rimasti lì, a San Giovanni, fino a quando non hanno avuto assegnata la casa al Torrino dove Annina ha portato i mobili della suocera che sembravano temporanei e ancora stanno lì: il marito non ha mai avuto passione per la casa ma ha sempre speso molto per i libri.
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8.1 min
Annina ha perso la mamma quando aveva due anni e da quel momento fino a dieci anni ha vissuto in collegio a Orvieto. Lo ricorda come un periodo molto bello, ricorda i giochi, ricorda il clima di festa quando arrivava Natale o Pasqua. In particolare ricorda gli spaghetti con le noci e la cannella che si mangiavano in collegio la vigilia di natale e che non ha mai più mangiato.
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