Già mesi prima dello sbarco, la popolazione di Anzio era stata sfollata. Da Anzio molte famiglie andarono in Calabria. La famiglia di Marissa andò a Nettuno. Ma non si deve pensare che ci fossero case: gli sfollati abitavano in capanne. Nella capanna di Marissa, c’erano 12 letti e accanto c’era un’altra capannuccia dove cucinavano e mangiavano. Marissa con la sorella, andava in bicicletta fino a Latina per scambiare roba da mangiare e fu così che si ammalò e fu portata al Policlinico a Roma. E qui, nella primavera del 44, venne un cugino a prenderla per ospitarla in casa sua, vicino alle ferrovie Laziali.
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