Piccoli e grandi giochi

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  • raccontato da Tito Marazzi | 1949
  • caricato da Provincia di Roma - Per la memoria | 18/09/2012
I giochi che Tito ha fatto erano molto semplici; giocava a campana, giocava con le figurine, col cerchio, giocava con le biglie di coccio che rispetto a quelle di vetro si rompevano ma la famiglia produceva ceramiche e per Tito non era un problema. Il pallone era di carta: Tito con le donne che c’erano in casa non poteva azzardarsi a rubare una calza. Si giocava per bande a spadate e sassate: molti tornavano con la testa rotta. D’estate si stava molto in campagna a caccia di nidi: si controllavano le uova e poi a uova schiuse si catturavano gli uccellini per metterli in gabbia: i più ricercati erano i merli perché cantavano. Diventato adolescente Tito con gli amici girava per locali e cantine dove si ascoltava musica. Avevano inventato un locale da ballo che era diventato anche famoso, dove sono passati cantanti importanti, dai Ricchi e Poveri a Claudio Baglioni.
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