- raccontato da Max Giacomini | 1922
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Provincia di Roma - Per la memoria | 26/08/2011
Cominciavano a rientrare i reduci dal fronte russo e si cominciava a conoscere l’esperienza drammatica dei nostri soldati che erano andati senza che venisse chiesto l’intervento dalla Germania ma per una sorta di mania di grandezza di Mussolini. I soldati avevano combattuto ma la logistica era molto scadente. E inoltre avevano avuto solo compiti di collegamento. La gente capì il fallimento della politica militare del fascismo. Per quanto riguarda la milizia fascista c’è da considerare che all’epoca l’Italia era un paese contadino con larghe sacche di povertà: molti si erano arruolati per sbarcare il lunario, prova ne sia che poi l’8 settembre, abbandonarono la milizia. E infine l’esercito: i comandi funzionavano, funzionava la strategia ma la logistica era scadente, problema che l’esercito italiano ha avuto anche nel primo dopoguerra.
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