- raccontato da Limentani Mario | 1927
- caricato da
Provincia di Roma - Per la memoria | 26/08/2011
Mario è nato a Venezia e al’età di 13 anni è venuto a Roma con i genitori ce volevano ricongiungersi al figlio maggiore sposato con una ragazza romana. Sono venuti ad abitare in Ghetto, il padre faceva il ciabattino e aveva un portierato. Erano una famiglia povera e le cose peggiorarono con le leggi razziali quando perse il lavoro. Mario venne cacciato da scuola e cominciò a fare il venditore ambulante ma tutte le volte che passavano le guardie, la merce veniva requisita. Speravano che con la caduta del fascismo la guerra finisse invece arrivò l’8 settembre, Kappler con la richiesta dell’oro agli Ebrei di Roma e poi il rastrellamento del 15 ottobre. Quella mattina erano tutti in casa. Mario e il fratello si infilarono subito in un cunicolo che dalla cucina portava ad uno spazio nascosto. Convinsero a nascondersi anche i genitori e i tre figli del fratello. La moglie del fratello che aspettava il quarto bambino non volle andare, i tedeschi buttarono giù la porta e la portarono via insieme alla sorella e ai genitori.
visualizzato 15196