Il 16 ottobre Alberto Sed aveva 15 anni e viveva al Ghetto. Quando ha sentito le grida, è uscito nella speranza di non trovare nessuno. Sono riusciti a scappare e sono andati dal nonno a Porta Pia che riparava carrettini. Nessuno li conosceva ma per mangiare bisognava presentare la tessera annonaria. Il 21 marzo, erano passati cinque mesi, bussarono. La portiera cercò d dire che erano sfollati e non ebrei ma c’era stata una spiata e qualcuno li aveva venduti. Ad Alberto, proprio perché un ebreo valeva 5mila lire, gli chiesero degli otto fratelli della madre. Alberto non rispondeva e cominciarono a picchiarlo. Alla fine l’ordina fu d portarli a Regina Coeli ma il carcere era pieno e li mandarono direttamente a Fossoli. Per fortuna, perché tre giorni dopo i prigionieri di Regina Coeli sono finiti alle Fosse Ardeatine. Da Fossoli, dopo un paio di settimane, sono stato portati nei carri bestiame ad Auschwitz
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