Rolando è nato e cresciuto nel fascismo, è stato lupetto, poi balilla, poi istruttore. Da grande ha fatto il guardiano alle linee ferroviarie per evitare gli attentati sulla linea per Firenze. Il sabato a mezzogiorno si smetteva di lavorare per il sabato fascista con le parate, la ginnastica, gli addestramenti per imparare a usare il fucile. Nel 1942 partì per la campagna di Grecia dove, poichè era barbiere, si era risparmiato le mansioni più pesanti. Stessa cosa durante la prigionia in Germania. Finita la guerra è andato a lavorare in fornace.
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