Case di Ringhiera

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  • raccontato da Gipo Farassino | 1934
  • caricato da Redazione | 03/01/2008
Nelle case di ringhiera, la singola sfera privata di ogni abitante veniva condivisa con tutti gli altri condomini: il rapporto di vicinato finiva così per trasformarsi in una specie di legame familiare, con i pregi e i difetti classici di una grande famiglia.
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COMMENTO

12 inseriti
Racconti
31/07/2014 - alle ore02:57
ai Gipo io abito ancora in una casa di ringhiera col cesso fuori,non a Torino ma a Milano non è più come allora però sono tutti più sofisticati Ida
jonny55
29/07/2014 - alle ore13:41
Provate a guardarlo senza audio. Solo guardarlo mentre racconta da emozione.


01/10/2010 - alle ore14:58
Ma oggi esistono ancora questa "case di ringhiera" a Torino? sarei curioso di vederne una, e soprattutto di capire chi ci vive...

14/01/2010 - alle ore17:08
sai Gipo io abito ancora in una casa di ringhiera col cesso fuori,non a Torino ma a Milano non è più come allora però sono tutti più sofisticati Ida
Luca Novarino
11/09/2009 - alle ore10:00
Questa intervista, una fra le prime, rimane sempre una fra le più belle...
Renato al falabrac
30/09/2008 - alle ore13:04
Brau Gipo, 'na bela storia ad 'na vira. Ten dur e laste nen piè ad la veugiaia. Grasie par tut lon c'ha te fach! E sempi fora dal lech!
Enrico
15/09/2008 - alle ore18:22
Provate a guardarlo senza audio. Solo guardarlo mentre racconta da emozione.


Cesare
02/09/2008 - alle ore22:43
Caro Gipo, ho tutte le tue canzoni, le ho cantate con la mia chitarra e in coro alla Piola di strada Mongreno, con qualche bicchiere in piu' e una Fiat 500 lì fuori che mi aspettava senza pericolo dell'alcolimetro; ho seguito tutti i tuoi concerti a Torino: sei una parte della mia vita. Ho vissuto come te in una casa di ringhiera, in Via Bertholet 8, San Salvario, come te al 6 d'via Cuni. Ancora adesso, quando mi isolo, ti ascolto. Grazie vecio, avanti così. Cesare Mangone 1948
giancarlo
01/09/2008 - alle ore11:02
Gipo mi ha fatto ricordare la mia infanzia, devo dire che ho avuto un momento di commozione
beppe
04/08/2008 - alle ore18:22
anch'io ho vissuto l'infanzia in una casa di ringhiera e devo con fessare che, a distanza di decenni, mi manca quel rapporto umano che esisteva con i vicini ai quali ci si poteva rivolgere per un po' di sale, di zucchero o di pane; di fatto più parenti che confinanti.
Sergio
23/06/2008 - alle ore21:42

è una emozione enorme sentire raccontare i miei ricordi di bambino dal grande Gipo.
Ho vissuto quella situazione di cui racconta Farassino... ed è stato bello ricordarsela.
Grazie
Luca Novarino
10/06/2008 - alle ore16:31
Ascoltare Gipo è sempre un piacere...