Mi condussero lungo la grande strada, che essi chiamano il Canal Grande e che è davvero molto larga. Le galee vi passano attraverso e vidi navi di quattrocento tonnellate e più vicino alle case. È davvero la strada più bella che ci possa essere, io credo, nel mondo, e la più ben costruita, e attraversa tutta la città. Le case sono molto grandi e alte, di buona pietra e quelle antiche tutte dipinte, quelle fatte da cento anni in qua hanno tutta la facciata di marmo bianco, che giunge dall'Istria a cento miglia di là…

Philippe de Commynis, ambasciatore francese, fine del XV secolo

Senza strade e veicoli, il rumore delle ruote, la brutalità dei cavalli, e con le sue callette tortuose dove le persone si affollano, dove le voci suonano come nei corridoi di una casa […] il posto ha il carattere di un immenso appartamento collettivo, in cui Piazza San Marco è l'angolo più decorato e i palazzi e le chiese, per il resto, giocano la parte di grandi divani per riposare, tavoli da intrattenimento, distese di ornamenti. E in qualche modo lo splendido domicilio comune, familiare, domestico e sonoro somiglia anche a un teatro […].


La grande basilica, con le sue cupole basse e gli ispidi merletti, col mistero dei suoi mosaici e delle sue sculture, appariva spettrale nell’oscurità diffusa, e la brezza marina passava tra le colonne gemelle della Piazzetta, stipiti di una porta non più sorvegliata, con la dolcezza di una sontuosa tenda oscillante

Henry James, The Aspern Papers, 1888